ARIEL SOULÉ
1952, Buenos Aires, Argentina
Ariel Soulé è nato a Buenos Aires nel 1952. Vive e lavora tra Milano e Los Angeles.
Soulé scopre la propria vocazione di pittore all’inizio degli anni ’60, frequentando l’Instituto Directores de Arte, una scuola multidisci-plinare creata dal padre Neslé Soulé a Buenos Aires. Nel 1967, deciso ad ampliare i suoi orizzonti, si trasferisce a Barcellona per frequentare la Escuela Massana de Arte. Qui viene introdotto alla teoria del colore, attraverso gli studi di Goethe, Itten e Hofmann, e sviluppa un interesse duraturo per l’arte gotica.
All’inizio degli anni ’70 Soulé si trasferisce a Milano, all’epoca uno dei principali centri dell’avanguardia artistica europea. Studia all’Accademia di Brera, dove ha l’opportunità di studiare il Rinascimento, che influenzerà notevolmente il suo lavoro.
Nel 1991 Soulé tiene la mostra personale Labyrinthos al Museo d’Arte Moderna di Spoleto, in occasione del Festival Internazionale dei Due Mondi.
Nel 2002 Soulé ha iniziato a collaborare con lo scultore americano Simon Toparovsky, condividendo gli studi di Los Angeles e Milano. Dopo Chiasmo (2002), in cui pittura e scultura si fondono in un’unica opera, Soulé e Toparovsky collaborano a diversi progetti e mostre: The American Constitution a Milano (2003); Evita’s Perfect Fall al Palazzo Comunale di Teglio (2006); Qui, del dicibile in una chiesa gotica sconsacrata nel centro storico di Napoli (2007); A Letter From Renaissance alla UCLA di Los Angeles, in collaborazione con il Getty Museum (2010); La Colonna Infame, un’installazione itinerante esposta in diverse città russe: all’Erarta Museum of Contemporary Art di San Pietroburgo; al Novgorod Museum of Contemporary Art di San Pietroburgo; all’Erarta Museum of Contemporary Art di San Pietroburgo. Pietroburgo; al Novgorod Center of Contemporary Art di Veliky Novgorod; allo State Museum of Fine Arts di Pskov, allo State Museum of Fine Arts di Samara e a Tula presso il Regional Museum of History e il Museum of Art (2011-2014).
Nel 2014 la mostra è stata ospitata dal Jonas Mekas Visual Arts Center di Vilnius, in Lituania, con il patrocinio delle ambasciate d’Italia e degli Stati Uniti. Nello stesso anno, Soulé ha realizzato The Visit per la Galleria Cortina di Milano: una sequenza narrativa di 13 dipinti, ciascuno abbinato a una fotografia, che indaga gli spostamenti di significato tra realtà e rappresentazione.
Nel 2019 Soulé espone il progetto Tempo e Metamorfosi alla Rocca di Orzinuovi, Brescia: 31 opere in 5 grandi sale, ciascuna dedicata a un tema filosofico contemporaneo.
Nel 2021 Soulé ha collaborato con la pittrice Anna Pennati per realizzare la mostra Con-Se(q)uenze alla Almach Art Gallery di Milano. I due artisti hanno lavorato ciascuno su una serie di sequenze pittoriche, per poi combinarle con le sequenze dell’altro artista, creando così nuovi e inaspettati significati.
Blow up è il titolo della mostra presentata da Ariel Soulé alla galleria Almach di Milano nel 2023. Sei grandi dipinti collegati a sei fotografie delle stesse dimensioni firmate dalla fotografa Ingrid Strain.
Il titolo e l’opera si ispirano al film Blow Up di Michelangelo Antonioni, a sua volta tratto dal libro Las Babas del Diablo di Julio Cortazar, per stabilire il concetto che la realtà non è quasi mai quella che appare. Così, dalle immagini non completamente astratte ma magicamente concettuali dei dipinti di Ariel Soulé, la collaboratrice Ingrid Strain “sviluppa” un’interpretazione di puro empirismo logico che definisce l’immagine reale.