SALVADOR AULESTIA – GENIO APOTISTA

La mostra presenta una rilettura dell’attività di Salvador Aulestia fatta da Luca Temolo Dall’Igna, curatore e maggior esperto internazionale dell’artista, che conobbe e frequentò per oltre 20 anni e del quale cura l’Archivio, unico responsabile ed autorizzato ad autenticare i lavori del maestro.

L’idea prevede di avvicinare il pubblico al concetto di “Arte Apotista” che rappresenta la distanza più corta tra idea ed espressione; è un’arte eterna per essenza o l’essenza eterna dell’arte ed ha per assioma il seguente messaggio teorico: “Margherita contempla il mare, il sole e un vecchio che contempla il mare e il sole; ma il mare, il sole e il vecchio, senza Margherita non hanno realtà”.

Periferia nuziale senza ritornello olio su tela 1980 - 120x80cm

Endless line Galileo tecnica mista su tela 2024 - 100x100cm

L'imitatore perenne olio su tela 1977 - 100x70cm

Grazie alla collaborazione con l’Archivio Salvador Aulestia sono esposti i suoi capolavori, dipinti e sculture in parte inediti, dando l’opportunità di avvicinarsi al profondo e particolare significato del concetto d’arte che l’artista aveva sviluppato, attraverso l’introduzione del Manifesto dell’arte Apotelesmatica, o Apotista, da lui pubblicato per la prima volta nel 1965.

“La Nave” (Teraphim) tecnica mista 1974 - 45 x 29 x 38h cm

Articolo su Salvador Aulestia e Salvador Dalì - due geni catalani

Salvador Aulestia con il re di Spagna S.M Juan Carlos I

Salvador Aulestia a Palazzo Reale di Milano per la mostra "Omaggio a Cataluna"- 1980

El Sideroploide - Omaggio agli uomini del mare situata nel porto di Barcellona 65x17metri - ferro

Genio Apotista quindi, perché non parliamo di un “semplice” artista, ma di una figura complessa e ricca di sfaccettature, che elevò l’arte, la scrittura e la creatività a valore universale.

Opere come “La nascita di Evinrude e le due Lilith”, le sculture “Teraphim” e il mobili scultura, ci faranno entrare in un mondo dove magia, alchimia ed energia cosmica saranno percepibili anche fisicamente.

La nascita di Evinrude e le due Lilith particolare

“La nascita di Evinrude e le due Lilith” acrilico e inchiostro su tela 1978 - 200 x 140 cm

“Incessante sopravvivere” acrilico su tela 1981 - 60 x 70 cm

“senza titolo” acrilico su tela 1981 - 80 x 60 cm

“Rinuncia senza omaggio nel mare” acrilico su tela 1983 -120 x 80 cm

Aulestia non era solo un appassionato creatore ma uno sperimentatore di attività inventive, tutte messe sullo stesso piano: pittura, architettura, scultura, letteratura, musica, poesia.
Per questo in lui l’aspetto autobiografico è un connotato che può anche confondere perché, il suo stile di vita, il ritmo compresso in ogni attività, i risultati, financo i cambi geografici e il numero impressionante di oggetti prodotti – dal condominio alla piccola scultura, passando per migliaia di tele pittoriche – suscitano immagini di una corsa sempre prossima a un rush finale, un tour effettuato aggirando discipline e faccende della vita solo così apparentemente lontane tra di loro.

(Luciano Bolzoni – dal catalogo Salvador Aulestia – genio apotista – Almach Art Editore)

L’origine dei Teraphim è molto antica e il nome va fatto risalire alla tradizione ebraica.
L’aspetto estetico dei Teraphim è importante perché, come dice Edward Bulwer Lytton, l’ignoranza rifugge la luce, ma è una bellezza che risponde ai canoni estetici del tempo e delle civiltà che li hanno realizzati.
I Teraphim erano statuette che, animate dai loro abitanti, attratti dalla loro forma e dai materiali che le componevano, rispondevano alle domande emettendo una voce, inclinandosi sui loro basamenti o ruotando vertiginosamente intorno al proprio asse.

“Il Bagatto eugenesico” acrilico e inchiostro su tela 1979 -100 x 120 cm

“Lilith” acrilico su tela 1982 - 50 x 40 cm

“Rapporto romantico senza ombrello” acrilico su tela 1979 -80 x 60 cm

“Arcatrapa con putto” acrilico e tecnica mista su tela 1981 - 120 x 160 cm

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